Studio Raccuglia

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STUDIO FISCALE E TRIBUTARIO
ROMA E NAPOLI

Sulla riforma fiscale incombe il “pasticciaccio brutto” delle opposizioni esecutive ai giudici tributari

La legge delega per la riforma fiscale prevede lo spostamento delle opposizioni esecutive dal giudice dell’esecuzione (tribunale civile) al giudice tributario, nel caso in cui il ricorrente assuma la mancata o invalida notificazione della cartella di pagamento ovvero dell’intimazione di pagamento. Si dimentica però che, sempre secondo la legge delega, la riscossione dovrà avvenire senza lo strumento del ruolo e della cartella di pagamento, di cui fa parte anche l’intimazione di pagamento. Inoltre, tra i poteri del giudice tributario non rientra il potere giurisdizionale di intervenire sulle situazioni soggettive (proprietà, facoltà di disposizione dei beni pignorati e così via) che si determinano a seguito dell’atto di pignoramento e degli altri atti esecutivi. Insomma, un “pasticciaccio brutto”, che ricade come un pesante lascito sul legislatore delegato.