Le novità del decreto delegato sulla riforma delle sanzioni amministrative e penali tributarie trovano applicazione – salvo per quanto attiene, nella sostanza, alla disciplina della continuazione e del ravvedimento operoso – solo per le violazioni commesse dopo l’entrata in vigore del decreto. La disposizione, escludendo l’applicazione del principio del favor rei, si espone però a possibili censure di costituzionalità, sia per eccesso di delega che per violazione degli articoli 3 e 117, comma 1, della Costituzione.