Regime società di comodo e detrazione Iva: sentenza Corte UE

E’  incompatibile con la normativa eurounitaria il regime sulle “società di comodo” (articolo 30 della legge 23 dicembre 1994, n. 724), nella parte in cui limita il diritto di detrazione per i soggetti passivi dell’Iva.A chiarirlo la Corte di giustizia dell’Unione Europea (Sentenza n. 210/3 del 7 marzo 2024), sulla base del principio seconco cui al soggetto passivo Iva non può essere negato il diritto di detrazione dell’IVA assolta, a monte, esclusivamente perché non raggiunge, a valle, una certa soglia di operazioni rilevanti, determinata normativamente.
Da un lato, infatti, nessuna disposizione della direttiva IVA (direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006) subordina il diritto alla detrazione a requisiti quantitativi. Dall’altro, in ossequio ai principi di neutralità dell’IVA e di proporzionalità, il diritto alla detrazione può essere negato al soggetto passivo solo qualora sia dimostrato, alla luce di elementi oggettivi, che esso è invocato fraudolentemente o abusivamente.