Con un comunicato stampde del 22 maggio 2024, Confprofessioni ha evidenziato che decreto del MEF che fissa i criteri per la definizione sintetica del reddito delle persone fisiche segna un passo indietro rispetto ai principi fissati dalla legge delega per la riforma fiscale, dove particolare attenzione è stata data proprio al riequilibrio del rapporto tra amministrazione fiscale e contribuenti. Se è vero che la norma di legge che legittima il redditometro esiste da anni, i criteri individuati dal decreto verranno applicati, con effetto retroattivo, relativamente ai redditi prodotti a partire dal 2017.