La già controversa riforma delle regole disciplinanti il principio del contraddittorio pre-accertativo è stata ulteriormente modificata con un emendamento introdotto dal Senato in sede di conversione in legge del D.L. n. 39/2024. La disposizione di derivazione parlamentare suscita notevoli perplessità sia per la scelta di utilizzare lo strumento della norma di interpretazione autentica, sia per il mancato coordinamento della nuova disciplina contenuta nell’art. 6-bis dello Statuto dei diritti del contribuente con le forme di contraddittorio preventivo già previste nell’ordinamento (in particolare con il contraddittorio in materia antielusiva), sia per l’inspiegabile decisione di escludere da ogni forma di confronto anticipato i procedimenti accertativi volti al recupero di crediti di imposta inesistenti. Un ripensamento delle scelte prese, a questo punto, è forse necessario.