La legge di Bilancio 2024 ha incluso tra i redditi diversi le plusvalenze da cessioni a titolo oneroso di beni immobili sui quali sono stati realizzati interventi che hanno fruito del superbonus e che, all’atto della vendita, si sono conclusi da non più di 10 anni. La plusvalenza che emerge può scontare un’imposta sostitutiva del 26%. In dichiarazione dei redditi il contribuente dovrà scegliere se indicare nella sezione II del quadro RL corrispettivi e costi relativi all’immobile oggetto di cessione e, dunque, tassare la vendita in modo ordinario ovvero fruire del regime agevolato e pagare l’imposta sostitutiva per la plusvalenza che scaturisce dalla cessione. In tale secondo caso, il notaio è la figura a cui il venditore dichiara questa scelta e, al contempo, quella che provvede al versamento dell’imposta sostitutiva e alla comunicazione all’Agenzia delle Entrate della cessione agevolata.