La riforma fiscale rivede (anche e finalmente) il sistema nazionale della riscossione. I punti di maggiore novità riguardano il progressivo superamento dello strumento del ruolo e della cartella di pagamento per le entrate da affidare all’agente della riscossione e l’individuazione di un nuovo modello organizzativo del sistema della riscossione mediante il trasferimento – in tutto o in parte – delle funzioni o delle attività attualmente svolte dall’agente della riscossione all’Agenzia delle Entrate. Entrambi questi capisaldi, sicuramente innovativi, sono assolutamente condivisibili. Ma nella prefigurazione di questa futura disciplina di completamento attuativo, emerge, d’acchito, una qualche perplessità. Il legislatore delegato non potrà non tenere conto di alcuni arresti della Corte costituzionale, per non mettere a repentaglio quella radicale riforma del sistema tributario di cui l’ordinamento istituzionalmente abbisogna.