La legge di Bilancio 2024 conferma la riduzione dal 10% al 5% dell’imposta sostitutiva applicabile alle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili d’impresa. La tassazione sostitutiva può risultare in alcuni casi sfavorevole al dipendente in quanto esclude la possibilità di far valere oneri deducibili o detraibili che, in assenza di una diversa specifica previsione, possono essere computati solo in sede di tassazione ordinaria del reddito complessivo. Da qui la possibilità riconosciuta al dipendente di optare per la tassazione ordinaria, se più favorevole. Come valutare la scelta più conveniente?