Dal periodo d’imposta 2024 è in vigore il nuovo regime degli impatriati. Le condizioni d’accesso sono più stringenti rispetto a quelle del regime previgente, che comunque resta applicabile nei confronti di quanti hanno trasferito la residenza anagrafica nel territorio dello Stato entro il 31 dicembre 2023 e per i rapporti di lavoro sportivo, per i contratti di lavoro stipulati entro la stessa data. Nello specifico, i soggetti che trasferiscono la residenza fiscale in Italia a decorrere dal 2024 non devono essere stati fiscalmente residenti in Italia nei tre periodi d’imposta precedenti al trasferimento e devono impegnarsi a risiedere fiscalmente nel territorio dello Stato per almeno 4 anni, prestare l’attività lavorativa per la maggior parte del periodo d’imposta nel territorio dello Stato, essere in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione. Solo al ricorrere di tali condizioni, i redditi di lavoro dipendente e assimilati e quelli di lavoro autonomo entro il limite di 600.000 euro concorreranno alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 50% del loro ammontare.