In tema di IVA e immissioni in consumo da deposito fiscale di prodotti energetici, laddove sia provata, mediante idonea documentazione, l’assenza di prodotti da estrarre e la conclusione dei rapporti con il gestore del deposito, sarà possibile avanzare richiesta di rimborso dell’IVA versata in misura eccedente al dovuto. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 100 del 3 maggio 2024 con cui ha specificato che in tale evenienza, andrà dimostrato, in sede di istruttoria, che l’IVA versata in eccesso non è stata utilizzata per successive immissioni in consumo (eventualmente mediante liberatoria sottoscritta da parte del gestore del deposito).