Il professionista con la funzione di “intermediario” tra cliente e Agenzia delle Entrate deve conservare due categorie di documenti: quelli che si possono definire “propri”, cioè che riceve per l’elaborazione e la trasmissione delle dichiarazioni fiscali, e quelli in deposito, come potrebbero essere i registri contabili, che il cliente decide di lasciare presso il professionista. Lo schema di decreto legislativo sulle semplificazioni, in attuazione della delega fiscale, risolve il problema dei documenti in deposito relativi a clienti che non hanno più rapporti con lo studio, ma lascia aperto quello relativo alla conservazione dei documenti utilizzati dal professionista per le dichiarazioni fiscali.