Il D.M. 7 maggio 2024 è stato sospeso per “ulteriori approfondimenti” con atto di indirizzo del MEF del 23 maggio. Del nuovo “redditometro”, quindi, se ne riparlerà (forse) un po’ più in là e dovremo ancora attendere l’attuazione definitiva della riforma fiscale per rivedere nel sistema dell’accertamento quel controllo sulla base del quale se il reddito dichiarato si discosta, anche per un solo periodo d’imposta, rispetto a quello accertato, quel contribuente dovrà fornire qualche giustificazione su tali comportamenti di spesa. Quale scenario allora si profila per i prossimi mesi?