Le somme ottenute dall’eventuale commercializzazione del granchio blu non sono soggette a IVA allorquando abbiano natura risarcitoria. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 67 del 12 marzo 2024, con cui ha specificato che essendo queste a ‘‘parziale o totale ristoro dei danni subiti dall’acquacoltore’’, non si ravvisano differenze sostanziali rispetto ai contributi statali previsti a favore dei consorzi e delle imprese di acquacoltura e della pesca che provvedono alla cattura ed allo smaltimento della predetta specie.