Cooperative compliance al restyling: con quali effetti premiali?

Con il D.Lgs. n. 221/2023, attuativo della delega fiscale, è stata ridisegnata la disciplina della cooperative compliance. Per aumentarne l’appeal il legislatore delegato ha ampliato la platea dei contribuenti che possono accedere all’adempimento collaborativo e ha ridisegnato il regime sanzionatorio connesso. In particolare, è stata prevista la non applicazione delle sanzioni amministrative in capo ai contribuenti che aderiscono al regime e che, prima della presentazione delle dichiarazioni fiscali ovvero prima del decorso delle relative scadenze fiscali, comunicano all’Agenzia delle Entrate in modo tempestivo ed esauriente i rischi fiscali; viene inoltre ridotto di due anni il periodo di accertamento per i contribuenti che dispongono di un Tax Control Framework certificato. Di rilevante importanza anche l’introduzione della causa di non punibilità relativamente alle fattispecie di reato di dichiarazione infedele. Ma solo nel caso in cui la violazione di norme tributarie dipenda da rischi di natura fiscale relativi ai soli elementi attivi sottratti a imposizione.