Contrasto frodi Iva e-commerce: nuovi chiarimenti

Dal 1° gennaio sono in vigore le nuove regole dell’Unione Europea per i prestatori di servizi di pagamento per rafforzare la lotta contro le frodi IVA nel settore delle transazioni transfrontaliere di commercio elettronico.
I prestatori di servizi di pagamento (PSP), a partire da quest’anno devono:

tenere registri dettagliati dei pagamenti transfrontalieri provenienti dagli Stati membri e relativi al beneficiario di tali pagamenti;
comunicare alle autorità fiscali informazioni relative a taluni pagamenti transfrontalieri determinati come tali in ragione dell’ubicazione del pagatore e dell’ubicazione del beneficiario.

Le autorità fiscali degli Stati membri dell’UE, a loro volta, raccoglieranno le informazioni per mezzo di un formato elettronico standard (XML) e le trasmetteranno alla banca dati europea “CESOP”, sistema elettronico centrale di informazioni sui pagamenti, che deve conservare, aggregare e analizzare tali informazioni trasmesse dagli Stati membri e rendere disponibile il risultato di queste analisi ai funzionari di collegamento di Eurofisc, specializzati nella lotta alle frodi IVA.
L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato le FAQ pubblicate sul proprio portale con nuove risposte sul tema, datate 17 gennaio 2024.In una di queste viene chiarito che i bonifici esteri che un prestatore di servizi di pagamento effettua come ordinante, per pagare delle fatture di un fornitore, se sono relative ad operazioni transfrontaliere o localizzano il PSP del beneficiario, rientrano dell’ambito di applicazione dell’obbligo comunicativo alle autorità fiscali.