Concordato preventivo biennale: slitta al 31 ottobre 2024 il termine per l’adesione

Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 86 del 20 giugno, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale.
Le norme provvedono, tra l’altro:

ad una revisione del calendario fiscale;
ad integrare il concordato preventivo biennale (CPB), sia in considerazione del calendario fiscale, sia con ulteriori disposizioni relative ai casi di decadenza dal concordato e in materia di acconti;
ad introdurre una sanzione, fino alla sospensione dalla facoltà di rilasciare la certificazione tributaria per un periodo da uno a tre anni, per i professionisti nel caso in cui la certificazione del sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale (Tax control framework) sia infedele;
a modificare le sanzioni in merito all’adempimento collaborativo, azzerandole per i contribuenti che dichiarano tutto al fisco e si comportano correttamente.

Due le novità principali  in tema di concordato preventivo biennale:

la conferma del 15 luglio come data per il rilascio del software dei forfettari;
lo slittamento di 15 giorni della data per aderire al concordato, che passa  dall’attuale 15 ottobre al 31 ottobre 2024.