In quanto strumento di compliance, il nuovo concordato preventivo biennale dovrebbe indurre i contribuenti a dichiarare spontaneamente maggiori ricavi o compensi. Tuttavia, restano ancora poco chiari alcuni punti relativi alle condizioni di accesso, con riferimento in particolare al punteggio ISA minimo da ottenere e alla presentazione della dichiarazione dei redditi nei tre periodi d’imposta precedenti a quello di applicazione del concordato. E, soprattutto, nel sistema tributario sono comunque applicabili altre disposizioni che consentono di beneficiare di rilevanti vantaggi fiscali, indipendentemente dall’adesione al concordato preventivo biennale. Come scegliere?