Quanto alla riforma dell’IRPEF, il CNDCEC ha evidenziato durante gli Stati generali della categoria che i redditi superiori a 50mila euro scontano un’aliquota Irpef del 43%. Pertanto, è arrivato il momento di guardare anche a questa fascia di ceto medio. Un eventuale intervento a suo favore, da modulare in funzione delle risorse disponibili, potrebbe interessare un ampliamento del secondo scaglione di reddito, quello con aliquota al 35%, da 50mila a 70mila euro. Tale misura risulterebbe neutra rispetto alle varie tipologie di reddito e, pertanto, rispetterebbe il principio di equità orizzontale.