In tema di carried interest, l’eventuale presenza di clausole di leavership, che condizionino la distribuzione dei proventi all’esistenza del rapporto di lavoro, può costituire un elemento suscettibile di attrazione di detti emolumenti nella relativa categoria del reddito di lavoro dipendente, ma la strutturazione di un adeguato meccanismo di vesting, volto a garantire una graduale e permanente titolarità delle quote sottoscritte proporzionale al periodo di detenzione delle stesse, può rappresentare una meritevole condizione positiva per l’assoggettamento dei proventi connessi alle quote speciali ai redditi di natura finanziaria. Lo ha ricordato l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 432 del 19 settembre 2023.