L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’Art-bonus è riconosciuto anche nell’ipotesi in cui le erogazioni liberali in denaro siano destinate ai soggetti concessionari o affidatari dei beni oggetto di interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici. In tali circostanze, però, il credito di imposta è vincolato alla condizione che l’affidatario/concessionario destinatario delle erogazioni liberali utilizzi le somme ricevute per le finalità e con le modalità stabilite per l’esecuzione del progetto riguardante il bene culturale pubblico e che nella causale del versamento delle somme sia riportato l’esplicito riferimento agli interventi agevolabili. Si tratta di uno dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 34 del 2023.