Al cessionario è precluso emettere note di variazione della fattura emessa dal cedente

Risulta dunque legislativamente preclusa, in capo al cessionario/committente, la possibilità di rettificare autonomamente la fattura emessa dal cedente/prestatore per documentare un’operazione, anche laddove la stessa risulti oggetto di insoluto (di una qualunque delle parti). Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 29 del 2 febbraio 2024 con cui ha specificato che resta ferma la possibilità per il cessionario/committente di un’operazione il quale dimostri di aver versato un’imposta comunque non dovuta in riferimento alla stessa, di ottenerne il rimborso, nel caso considerando quale termine iniziale di decorrenza per la relativa richiesta la chiusura della procedura concorsuale che ha colpito il cedente/prestatore (limitatamente, come ovvio, all’imposta non recuperata nel corso della medesima).